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Le Parole sono importanti

di Paolo Bartolomei
31 Marzo 2025
in Opinioni
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Il regime di Pinochet, dopo il colpo di stato in Cile del 1973, mise in atto un repulisti feroce sulla trasformazione socialista che era stata avviata dal Presidente Allende. Innanzitutto, la repressione fu sulle persone, con l’eliminazione fisica degli oppositori, poi furono annullate tutte le riforme e, dulcis in fundo, la repressione culturale. Le immagini che giravano erano quelle dei roghi dei libri in piazza, nel quali vennero buttati anche i libri sul cubismo confondendo Cuba con il movimento artistico.

Durante il discorso di insediamento al Congresso americano Donald Trump ha accusato l’amministrazione Biden di aver sprecato 8 milioni di dollari per rendere i topi “transgender”. Stavolta la confusione è tra transgenic e transgender, però non siamo di fronte al soldataccio ignorante che butta nel rogo tutto ciò che gli sembra aver a che a che fare con il comunismo e Cuba. No! In questo caso ci sono stati membri dello staff della Casa Bianca che si sono messi a spulciare i programmi di ricerca finanziati per trovarne qualcuno compromesso con il “gender” e li hanno trovati.

I primi due sotto accusa, in effetti, riguardano direttamente i transgender perché uno studia le interazioni tra le terapie ormonali e la vaccinazione HIV e l’altro le conseguenze sull’apparato riproduttivo delle stesse terapie. Ma tutte le altre ricerche sotto accusa utilizzano i topi geneticamente modificati per valutare l’uso del testosterone e per curare il cancro al seno, altre si occupano di sviluppo scheletrico, di microbioma intestinale e così via. L’unica cosa che hanno in comune queste ricerche è l’uso di topi transgenici, che quindi diventano transgender nella crociata contro la cultura woke.

Ma il vero obiettivo della nuova amministrazione americana non sembra tanto culturale, quanto brutalmente economico, la cancellazione di tutti i programmi DEI (Diversity, Equity, Inclusion). Decenni di battaglie per i diritti civili negli Stati uniti hanno portato a definire i DEI come piani volti a creare ambienti di lavoro e di studio dove le persone possono essere valorizzate e fare carriera senza preclusioni legate a discriminazioni come quelle relative all’aspetto e al colore della pelle, alla nazionalità, al genere, agli orientamenti religiosi, politici e sessuali o all’avere disabilità. Ciò ha portato anche a provvedimenti normativi importanti come l’introduzione di quote di assunzione protette. L’amministrazione Biden, nel 2021 ha integrato la DEI in ogni livello del Governo federale, dalle assunzioni agli appalti.

In occasione del terribile incidente aereo sui cieli di Washington, che ha visto la morte dei 67 passeggeri, prima ancora di avere la minima informazione sulle cause dell’incidente, Trump, in conferenza stampa, ha dato la colpa al Programma DEI che ha portato all’assunzione di persone non qualificate, con disabilità fisiche o psichiche, come controllori di volo. Proprio una settimana prima di questo incidente erano partite le azioni dirette contro questi programmi; infatti, l’amministrazione centrale aveva ordinato di mettere in congedo tutto il personale degli uffici DEI, di togliere dai siti web ogni riferimento a diversità e inclusione, interrompere tutti i corsi di formazione DEI.  La presa di posizione sull’incidente aereo è stata un maldestro, ignobile tentativo di giustificare queste azioni.

Poi ci sono le conseguenze indirette di questa ondata conservatrice, la più grave è che molte grandi aziende si sono allineate e hanno annullato o fortemente ridimensionato i loro programmi di inclusione. Si va dalla finanza con Goldman Sachs, ai fondi di investimento come Blackrock, ai giganti tecnologici come Meta e Alphabet (Facebook e Google), alle grandi aziende come Ford, mcDonald’s e Amazon.  Ci sono anche eccezioni importanti come Apple che ha riaffermato l’intenzione di mantenere questa politica del personale. Questo non è dovuto tanto all’orientamento sessuale di Tim Cook (il CEO di Apple) quanto al fatto che analizzando i dati di produzione hanno visto maggiore innovazione grazie alla diversità di prospettive, migliore capacità di attrarre talenti, aumentata produttività ed engagement dei dipendenti. Aziende come Amazon invece puntano sullo sfruttamento intensivo dei loro dipendenti e sicuramente non vedevano l’ora di tagliare quello che considerano un costo improduttivo.

Trump, purtroppo, è in buona compagnia: il 14 gennaio il presidente argentino Javier Milei ha emanato una risoluzione sui “nuovi criteri” nella valutazione delle disabilità psico-fisiche per l’assegnazione di pensioni di invalidità, ripristinando, da una vecchia normativa che risale al 1998, le parole idiota, imbecille, ritardato, mentalmente debole che, d’ora in poi, potranno essere utilizzate, anche nei documenti ufficiali.

L’ immagine più rappresentativa di questo nuovo spirito di pensiero è quella del 20 febbraio durante la Conservative Political Action Conference a Washington. Milei sale palco e regala a Musk una grossa motosega rossa con una scritta sulla lama: «¡Viva la libertad carajo!» («Viva la libertà, cazzo!»). Musk l’ha subito sventolata per aria, commentando poi che quella era «una motosega per la burocrazia». L’intesa tra i due è evidente e palpabile.

Elon Mask da sempre confessa di lottare con la sindrome di Asperger e che da giovane ha molto sofferto per essere stato bullizzato. Chissà se i bulli lo chiamavano idiota, imbecille o ritardato?

Paolo Bartolomei

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